Non sono una persona sana di testa. Tutto ciò che trovate scritto e che leggete è frutto e succo della mia testolina malata nonchè attimi della mia vita. Siete gentilmente invitati a sbirciare in queste pagine, commentare e non 'spacciare' in rete le cose come vostre..

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Al parco

Sono appena rientrata dal lavoro, oggi il capo non la finiva di lamentarsi, così per rincuorarmi mi faccio una buona cioccolata calda. Mi affaccio alla finestra per vedere dove sei.

Ti vedo correre ogni giorno, ma corri sempre attorno alla casa, non esci mai a farti un giro per il paese.

Oggi è una bella giornata di sole e ho deciso di farti un piccolo regalo. Andiamo a correre assieme.

Così ti faccio entrare in casa e te lo dico. Giri il tuo visetto senza dir nulla. Lo prendo come un sì.

Vado in camera al piano superiore, apro l'armadio, scelgo i pantaloni comodi e mi metto la felpa. C'è il sole, ma non fa ancora caldo per andare in maniche corte.

Scendo. Sei lì che mi aspetti sul divano. Mi guardi. Non dici nulla.

Apro la scarpiera e prendo le mie scarpe da ginnastica. Mi guardi mentre le indosso e sei già pronta sul'uscio di casa.

Prendo le chiavi della macchina e chiudo la porta di casa.

Saliamo in auto e ti accomodi anche tu. Accendo lo stereo e scelgo una stazione..penso vada bene anche a te, te ne stai tranquilla, un po' incredula guardi dal finestrino la gente che passa.

Dopo nemmeno quindici minuti siamo arrivate al parco. Scendiamo dalla macchina e senza nemmeno aspettarmi inizi a correre. Tu hai molto piu' fiato di me, io è da molto che non corro e mi ci vuole un po' per prendere il ritmo.

Poco dopo ti raggiungo, facciamo due giri del parco assieme.

Ragazzi muscolosi mi sfrecciano accanto facendomi sentire il loro sudore. Sai che mi eccita sentire l'odore dell'uomo sudato..e so che anche tu vai matta per gli odori.

Io respiro affannosamente, tu sei abituata e sei poco piu' che accaldata. In lontananza vedo una fontana. Ho sete e mi inchino a bere. Con una mano a cucchiaio prendo l'acqua e avvicino le mie labbra. Fredda,quasi mi si ghiaccia il cuore.

Anche tu bevi, piano.

Riprendiamo a correre, ancora due giri assieme, i miei passi si fanno pesanti, la stanchezza si fa sentire.

Ti chiedo di fermarti per un attimo perchè mi scappa la pipì. Continui la tua corsa ma molto piu' lentamente fino a quando camminando ritorni da me.

Io mi dirigo verso degli alberi che sembra facciano da siepe. Non ce la faccio a trattenermi e decido di farla lì. Mi accovaccio, tiro giu' i pantaloni e sfilo gli slip. Mi guardi da lontano forse per avvisarmi se arriva qualcuno. Inizio a liberarmi. Una sensazione di benessere mi pervade.

Sto per prendere i fazzolettini nella tasca della felpa quando sento il tuo naso che mi sfiora l'incavo del culo..si sposta sempre piu' giu' fin che sento la tua lingua leccarmi il buchino.

Mi eccita da morire essere leccata da dietro. Mi alzo quasi di scatto, certa che qualche occhio indiscreto ci stia guardando.

Guardo a sinistra, dove laggiu' c'è la collinetta e una coppia di anziani mano nella mano ci sta raggiungendo, ma col loro passo ce ne vorrà di tempo..e non mi preoccupano.

Guardo a destra. Dalle due stradine che si incrociano per poi venire dalla nostra parte non sopraggiunge nessuno. Via libera!

Non curante se dietro il boschetto ci sia qualcuno mi abbasso di nuovo i pantaloni e gli slip. Sento il freddo slip umido che si appiccica sulle cosce.

Ti avvicini a me, annusi i miei umori, mi abbasso e mi chino com'ero prima. Ora non devo fare pipì, aspetto solo che la tua calda e ruvida lingua sfiori di nuovo i miei orifizi.

Non serve che te lo chieda perchè con il semplice mio sguardo hai già capito cosa aspetto e cosa voglio. Non passa un'istante che la tua lingua si appoggia sulle mie labbra. 


Lecca. Lecca con tanta foga che nessun ragazzo a cui l'ho affidata l'ha mai leccata così.

Mi piace e con delicatezza ti sposti verso la foce dei miei umori. Ti sento divorare la mia bava con voglia. Inizio ad eccitarmi sempre piu'. Sordi gemiti escono involontari dalla mia bocca mentre la tua lingua affamata passa dal mio clitoride fino al mio ano.

Un dejavu' mi passa per la testa. Ripenso a quand'eri piccola e a quando giocavamo assieme. Mai mi serebbero passate x la testa queste cose da condividere con te. Proprio mai!

Eppure adesso sono eccitata e bagnata come mai fino ad ora.

Il mio respiro si fa affannoso, la mia voce trema, mi lascio sprofondare in questo momento e non penso ad altro..

Che cavolo!! Sento la voce di una signora.. Già..i due vecchietti ci hanno già raggiunte!!

Mi rivesto e cerco di spazzolar via i fili d'erba sui miei pantaloni.

Li vedo passare mentre chiaccherano delle bollette e delle infiltrazioni della loro casa.

Con molta naturalezza ti accarezzo il capo e ti faccio le coccole, e con altrettanta naturalezza ricomincio a correre.

Tu sei ancora ferma nel nostro posto 'magico'.

Ti chiamo << Dai Cherry..andiamo>>. 


Scodinzolando vieni da me. Ti aggancio il guinzaglio.

Siamo all'uscita del parco. Rimontiamo in auto. Ti rimetti al tuo posto e ti giri verso il finestrino. 


E guardi i passanti in paese.






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