Non sono una persona sana di testa. Tutto ciò che trovate scritto e che leggete è frutto e succo della mia testolina malata nonchè attimi della mia vita. Siete gentilmente invitati a sbirciare in queste pagine, commentare e non 'spacciare' in rete le cose come vostre..

p.s.: parte delle foto/ immagini presenti sono prese dalla rete.


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Buona lettura

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Infinitamente Grazie!

NEBBIA

In questo pomeriggio grigio,
dalla finestra si sente il fruscio della macchine che passano,
la pioggia che ticchetta sui vetri.
Guardo fuori, nebbiolina.
apro l'armadio,
prendo lo scrigno rosso
e scelgo un oggetto x divertirmi.
Mi sdraio sul letto,
mi accarezzo, allargo le cosce,
struscio sul mio pelo il Lello,
quello viola, il mio preferito,
lo faccio scorrere piu' volte,
lo porto alla bocca e lo umetto per bene.
Inginocchiata sulla morbida trapunta,
inizio a penetrarmi e a scoparmi..
prima lentamente per sentire le venature
poi accendo la vibrazione,

mi tocco il clitoride,
inizio a sgrillettarmi
e da lì inizio a fottermi
 piu' forte, e piu' profondamente
quasi a farmi male, fino a farmi venire.
Ansimo con qualche gridolino,
sento il mio cuore battere forte.
Rimango sdraiata qualche minuto
continuando ad accarezzarmi

e a leccarmi le dita intrise della mia linfa
finchè il respiro a poco a poco ritorna normale.
Mi alzo e mi affaccio al balcone
dentro me l'arcobaleno sta svanendo
e come fuori la finestra
la nebbiolina si riprende la mia mente..



sono quella che sono

Sono quella che sono
Sono fatta così
Se ho voglia di ridere
Rido come una matta
Amo colui che m'ama
Non è colpa mia
Se non e sempre quello
Per cui faccio follie
Sono quella che sono
Sono fatta così
Che volete ancora
Che volete da me
Son fatta per piacere
Non c'e niente da fare
Troppo alti i miei tacchi
Troppo arcuate le reni
Troppo sodi i miei seni
Troppo truccati gli occhi
E poi
Che ve ne importa a voi
Sono fatta così
Chi mi vuole son qui
Che cosa ve ne importa
Del mio proprio passato
Certo qualcuno ho amato
E qualcuno ha amato me
Come i giovani che s'amano
Sanno semplicemente amare
Amare amare...
Che vale interrogarmi
Sono qui per piacervi
E niente può cambiarmi

Jacques Prévert





Riflessi di luce

la candela che si riflette sulla lama,
la paura nei tuoi occhi,
stringi i denti ad ogni passaggio 

sulle tue rosse gote
scottate da ambrate gocce di cera,






non lo farei mai.. e tu lo sai..
ma quel pizzico di follia 

ti piace,
mi piace,
ti eccita,
ci eccita.

regalo prezioso


Sei arrivato a casa con un sorriso, quei sorrisi che vedo poche volte sul tuo viso, come quando un bimbetto cerca di nascondere una marachella. Le tue mani son dietro la schiena e nascondono qualcosa. Da te oramai non mi aspetto sorprese, ma questa davvero mi incuriosisce.
Un paio di passi o forse qualcuno in piu' e sei davanti a me, mi abbracci nascondendo nuovamente il pacchetto, mi baci e sussurri all'orecchio che è un regalo. Sai bene che le orecchie sono un gran punto erotico per me e dei brividi che mi percorrono dalle spalle fino in fondo la schiena non tardano ad arrivare.
Il fruscio della carta dietro a me fa aumentre la curiosità, appoggi l'oggetto misterioso alla mia pelle: è caldo, ma se lo sposti di poco lo sento ruvido e freddo. Ti chiedo cosa possa essere, un oggetto del genere la mia mente non riesce ad elaborarlo, freddo-caldo-ruvido..
Mi dici di aspettarti in salotto. Nuda. Al buio. Eseguo.
Poco dopo arrivi,vedo la tua ombra in penombra spegnere la luce della cucina, il non saper cosa fosse quell'oggetto mi fa andar pazza, mille pensieri fan salire quel filo d'eccitazione mista ad infantile curiosità.
Mi fai alzare dal divano sul quele mi ero comodamente sdraiata, con una mano sforzi la mia spalla fino a farmi mettere accovacciata, davanti a te, all'altezza della tua patta. Delicatamente con una mano ti sfilo la cintura, e la lascio cadere sul tappeto, apro i bottoni dei jeans e sento la tua eccitazione che cerca di spingersi fuori i boxer. Mi fermi, mi rialzi e avvicini con due mani la mia testa alla tua: ' E' solo una prova, non te ne innamorare' .
Mi fai assaggiare il regalo passandomelo sulle labbra e sulle guance, dapprima una sensazione di leggerezza, qualcosa di liscio si scontra con delle pietruzze, o comunque una cosa ruvida che quasi mi infastidisce. Le tue mani ora passano sul mio collo, si spostano dietro la nuca e con gentilezza gli stringono una specie di fettuccia attorno. Emozione per il regalo ricevuto, eccitazione mista a paura per la sensazione del collo legato, forse un po' troppo, brividi che risalgono il corpo, un'intreccio di reazioni emotive incontrollabile.
Ti siedi sul divano e mi fai avvicinare a te. Strattonandomi per la nuova collana che mi hai appena fatto indossare mi spingi in un affondo tra le tue gambe mentre con l'altra mano controlli la mia testa, su e giù, su e giù. Sento le tue vene sempre piu' grosse, le sento strisciare sulla mia lingua, la tua asta sempre piu' corpulenta, la mia bocca sempre piu' violata, il mio respiro che si fa affannoso quanto il tuo, ti lavoro bene finché uno spruzzo caldo inonda la mia gola.
Mi lasci riprendere il respiro, deglutisco e mi pulisco quel po' che riesco la faccia.
Mi appoggio al tuo petto, sento i battiti accelerati del tuo cuore, l'odore del tuo sudore mescolato nelle narici all'odore del tuo pizello mi eccita maggiormente, vorrei di nuovo sprofondare tra le tue gambe..
Mi blocchi, ti concedi due minuti per la ripresa, nel frattempo mi dici di andare allo specchio ad ammirare il nuovo regalo.
Dal salotto ti sento ridere.. 'Era per Kelly, ma forse a te sta meglio, già, tu sei piu' cagna! '.

Nero, vellutato, tempestato di brillanti.

..non so se la nostra cagnolina avrà il suo nuovo collarino...